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E. Bruno – “Il divenire”. Bassorilievo bronzeo aula consiliare (particolare)

 

 

ELEZIONI

 

Scorci della città politica tra le righe del pensiero divergente

 

 

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La legge

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PREMESSA

Con la caduta dell’ultima giunta Termine, è incominciata, di fatto, la campagna elettorale. Ognuno, chi più, chi meno, ha cercato di precostituirsi una sorta di passerella per transitare, il più indenne possibile, nella nuova veniente amministrazione.

Una missione difficile per alcuni, impossibile per altri, a rigor di logica. Ma, siccome non sempre le cose seguono una logica ferrea ed impeccabile, e dal momento che la politica è – come si dice – l’arte del possibile, tutti ci provano confidando nella dabbenaggine della gente, non sempre attenta a quello che succede nel palazzo e nella città. Salvo a lamentarsi, poi, quando le cose, vanno male o la danneggiano direttamente.

Noi pensiamo che sia meglio informarsi prima ed orientarsi di conseguenza.

Questa è la ragione per la quale è stato realizzato questo sito internet, certamente non asettico, ma neppure livido e cattivo come qualcuno vorrebbe lasciar intendere. D’altra parte, basta leggere e verificare se contiene cose non vere.

Esenti da ogni ambizione diretta di natura politico-amministrativa, noi cerchiamo di presentare ritratti della realtà il più fedeli possibile, inquadrati dal nostro punto di vista.

Il cittadino elettore è libero di tenerne conto, dopo una attenta analisi, o di ignorarli completamente, continuando a scegliere con leggerezza, come sembra che alcuni abbiano fatto sinora, con i risultati ottenuti fino a questo momento.

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LE LISTE

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·         Consigli per gli acquisti (25 marzo 2014)

·         Il mestiere di “giornalista” (24 marzo 2014)

·         L’istituto della deroga (23 marzo 2014

·         Attenti al lupo (18 marzo 2014)

·         Il PD acefalo e le sue anime (13 marzo 2014)

·         I candidati e la bussola (11 marzo 2014)

·         Basta solo essere donna? (8 marzo 2014)

·         A scuola di politica con la riforma Gentile (3 marzo 2014)

·         Ceto politico o classe dirigente? (1° marzo 2014)

·         Siamo tutti candidati (13 febbraio 2014)

·         Parenti serpenti (7 febbraio 2014)

·         Le confessioni di Termine  ( 1 – 2 – 3 – 4 – 5 )

·         Dal ricatto al riscatto (23 gennaio 2014)

·         Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (13 gennaio 2014)

·         Buon Natale e Felice Anno Nuovo (18 dicembre 2013)

·         Si trama nell’ombra (28 novembre 2013)

·         Così, per caso… (28 novembre 2013)

·         Le grandi manovre saranno grandi imbrogli? (23 ott. 2013)

·         La strategia dei ramarri (21 ottobre 2013)

·         Il ramarro (6 ottobre 2013)

4 aprile 2014

6 aprile 2014

8 aprile 2014

 

10 aprile 2014

 

11 aprile 2014

 

13 aprile 2014

 

16 aprile 2014

 

18 aprile 2014

 

20 aprile 2014

 

26 aprile 2014

29 aprile 2014

 

3 maggio 2014

“…il governo del popolo”

 

7 maggio 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Auguri, sindaco!

(Non senza commento)

 

 

 

 

 

CONSULTA

I RISULTATI  ELETTORALI

Prima di esprimere qualsiasi parola di commento per la conclusione di questa tornata elettorale, mi corre l’obbligo, come cittadino, di formulare gli auguri al nuovo sindaco, sia per la vittoria che per l’impresa ardua che dovrà affrontare nel prossimo quinquennio. Io non sono un suo elettore, ma neppure un suo nemico. Lo sa bene.

Vivo la mia condizione di cittadino in assoluta serenità, riconoscendo alle istituzioni l’importanza e l’autorevolezza che meritano, al di là e al di sopra delle persone fisiche che le incarnano.

I commenti si limitano alla campagna elettorale, durante la quale, bisogna dire, c’è chi ha parlato alla testa e chi ha parlato alla pancia. Ha prevalso la pancia.

CONSULTA

I RISULTATI  ELETTORALI

 

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24 maggio 2014

 

 

 

 

sulla campagna elettorale

 

 

 

 

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21 maggio 2014

Ora o mai più

Comizi e comizianti

13 maggio 2014

 

 

 

Si dice sempre così, nell’ora delle decisioni importanti. Oggi, le decisioni importanti sono quelle deputate a cambiare realmente il corso degli eventi e dare un volto nuovo, diverso, più sincero, più sereno, più tranquillo, più giovane, alla città.

Un ventaglio di scelte e di occasioni si è aperto più ampio che mai, e si respira sempre meno l’atmosfera opprimente del voto coatto che ha sempre ristretto gli spazi del pensiero libero. Il potere, reale o millantato, che magnetizzava ampie fasce di elettorato e le incanalava nell’imbuto del proprio tornaconto, è, oggi, molto ridimensionato dallo scoprirsi di certi altarini, senza contare che nuove leggi hanno ridotto alle dimensioni di un cunicolo le autostrade che, fino a qualche tempo fa, portavano dritto ai banchi del consiglio regionale. La bacchettina magica con la quale si incantavano processioni di ingenui, oggi ha, né più né meno, le dimensioni di uno stuzzicadenti. E le promesse suonano false come il tintinnio di una moneta da tre euro. …

Ci si chiedeva, la domenica scorsa, se lo stile di un comizio - non il comizio in sé - può fornire a chi vi assiste elementi in grado di delineare con maggiore chiarezza e con dovizia di particolari l’immagine del “comiziante” nella sua completezza integrale.

La cosa può apparire oziosa, inutile, insignificante; ma, spesso, sono proprio gli interrogativi oziosi a coinvolgerti in una serie di considerazioni dagli sbocchi logici imprevisti, attraverso tutta una serie di associazioni di idee, che si inseguirebbero senza soluzione di continuità se, ad un certo punto non si decidesse di smetterla. Non senza avere, però, raggiunto una qualche conclusione, che non ti avrà arricchito sul piano culturale, ma avrà offerto il suo contributo all’ampliamento del senso pratico. Che una sua utilità ce l’ha, e come!  …….

 

 

 

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5 maggio 2014

Ora ci si mettono pure loro

Lanzillotta parte con il piede giusto

4 maggio 2014

 

 

 

 

 

 

 

Bagno di folla al Teatro “Urbano II” per Antonio Lanzillotta e il suo “Progetto comune”. Moltissimi i giovani interessati a questa novità elettorale, che per dodici tredicesimi è composta da gente mai coinvolta in faccende politico-amministrative.  I singoli candidati, in video e dal vivo, si sono singolarmente presentati alla cittadinanza esponendo, uno per uno (nessuno escluso), le ragioni della propria candidatura, senza contrapporsi polemicamente con alcuno degli avversari politici. …

È anche questo un atteggiamento nuovo dopo un ventennio abbondante di campagne elettorali improntate sull’applicazione urlata dell’homo homini lupus e sulla supponenza sussiegosa di personaggi che oggi appaiono piuttosto sbiaditi e un po’ oscurati forse proprio dalla presenza, nelle altre liste, di ragazzi entusiasti e desiderosi di diventare, finalmente, gli artefici del proprio futuro e di quello della città che li ha visti nascere e crescere..

 

 

 

Siamo seri, ragazzi! Resuscitare i morti, secondo le scritture, è riuscito solo a Gesù Cristo. L’ospedale è morto e i killer che lo hanno assassinato vagano liberi per le strade della città. Ma quel che è più grave è che vanno dicendo alla gente che lo resusciteranno quanto prima, per avere il piacere di assassinarlo una seconda volta.

Non cadete anche voi nella trappola delle favole elettorali. Lasciate questo ingrato compito ai gregari di qualche capopopolo spregiudicato, ormai allo sbando, che sa di non avere più in futuro alcun potere per incidere su decisioni sovracomunali. A qualcuno è bastato premere il grilletto una sola volta per colpire al cuore il nostro nosocomio, che, con la sua qualità, avrebbe ostacolato disegni futuri di cui tutti hanno contezza.

Finché la sanità calabrese sarà nelle mani di certi commissari straordinari, gli ospedali della provincia di Cosenza saranno gli ultimi ad attirare l’attenzione di chi dovrebbe renderli degni di questo nome.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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2 maggio 2014

“Dalla città sottomessa,            alla città protagonista”

Il 3 maggio, alle 20,00 – Teatro “Urbano II”

Dr. Antonio Lanzillotta

Candidato a Sindaco

per la lista

“Progetto comune”

 

“Progetto comune” si presenta

(finalmente in lingua italiana)

 

 

Alla comparsa di questo slogan sulla pagina di questo sito, che contiene l’elenco dei candidati nella lista “PROGETTO COMUNE” guidata da Antonio Lanzillotta, mi è pervenuta la gradita telefonata da parte di un amico molto caro con il quale, da sempre, condivido analisi socio-politico-culturali di un certo tono e di una certa intelligenza. Va detto, per inciso, che il livello di condivisione delle analisi elaborate è sempre stato percentualmente molto elevato, a riprova di una sintonia e di una armonia di pensiero che rifugge da piccole partigianerie e si accosta, con ottima vicinanza, al criterio della oggettività, oltre che ad indiscutibili principi etici.

La prima domanda, che mi rivolge a bruciapelo, è: «Lo slogan è tuo o della lista?» Rispondo candidamente che lo slogan è mio ed è lo sforzo interpretativo, per sintesi estrema, di quella che mi è parsa essere una delle finalità sociali e politiche della coalizione in lista. …

“Non abbiamo stilato un elenco di desideri, né tantomeno una lista di promesse già troppe volte disattese. Proponiamo, bensì, alla collettività, alcune idee, principi e obiettivi utili per tracciare in modo più netto i contorni di una visione futura della nostra comunità.  Ecco il primo elemento di novità: il programma elettorale non promette cose irrealizzabili, ma è un contenitore nel quale si trovano principi da condividere con tutti i cittadini ed è sempre aperto perché chiunque è invitato a riempirlo con nuove idee e proposte utili.  Siamo un gruppo di cittadini che si sono candidati con la ferma volontà di mettersi a disposizione della comunità, offrendo il proprio tempo, le proprie competenze e la propria determinazione per il raggiungimento del massimo benessere collettivo possibile.”

 

 

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27 aprile 2014

Ed ora, a voi!

Il totem

25 aprile 2014

 

Ed ora, a voi!

Prendete una mappa del territorio di San Marco Argentano e utilizzatela come se fosse un campo di calcio. Disponete su di essa, a mo’ di formazione, i nomi contenuti nelle liste elettorali, assegnando a ciascuno un ruolo di azione. Poi, immaginate che si debbano muovere come una squadra affiatata per rimuovere tutte le incongruenze (per non dire i guasti) che, fino a questo momento, hanno caratterizzato le negatività nelle quali la città è stata immersa, fino all’annegamento, dagli amministratori di questi ultimi anni. E con un pizzico di fantasia, come se foste voi gli allenatori-strateghi, immaginate ciascun candidato in azione come se avesse già raggiunto l’obiettivo per il quale si è messo in lista e, facendo ricorso a tutto il vostro senso logico, deducete, in termini percentuali, quali saranno i risultati possibili, grazie al contributo ed alle capacità individuali di chi di essi. …

È storicamente dimostrato che, presso alcune tribù locali, avere un’opinione divergente da quella del volgo allineato, equivale a commettere un reato di “lesa maestà” (cfr. articolo de “La Spiga” del 1995). Analogamente, parteggiare per qualcuno o per qualche aggregazione più o meno condivisibile, vorrebbe dire esserne il deus ex machina, poiché la parola (ovvero il diritto di usarla) ti catapulta immediatamente nel sancta sanctorum dei padreterni in sedicesimo che, presso le arcinote tribù locali, rappresentano i totem intorno ai quali si celebrano i riti più impensabili. Andiamo dalla danza della pioggia al ballo del telefonino, dal fioretto del supermercato alla penitenza col sacrificio della dignità, fino al pellegrinaggio con la percorrenza in ginocchio al santuario del dio Ramarro. …

 

 

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18 aprile 2014

Si, no, forse!

Il balletto continua.

I rifiuti dei grillini

16 aprile 2014

 

I grillini partono dai rifiuti, come dire: “incominciamo ad eliminare tutto quello che puzza”. È una iniziativa giusta e sacrosanta, che, tuttavia, va trattata non per linee generali, ma nei dettagli. Differenziare gli scarti quotidiani suddividendoli per categorie comporta una individuazione capillare delle categorie di rifiuti, in modo da approntare i giusti contenitori per la raccolta e lo smaltimento.

Rimane da capire se hanno già un’idea di come e dove smaltire anche gli scarti politici derivanti da una loro eventuale conquista del cinquantuno per cento o da una improbabile - ma necessaria, a questo punto - rivolta popolare, che mandi in rottamazione tutti coloro che fino ad ora hanno ridotto la città in questo stato pietoso. 

 

È opinione universale che la democrazia maturi nel tempo. Perché il tempo significa esperienza, crescita interiore, sviluppo e affinamento degli strumenti politico-amministrativi. Il tempo fa lievitare saggezza e stempera animosità. In pratica, è galantuomo, come dicono tutti. Sempre? Forse no.

Di solito generoso per ampiezza (il tempo è infinito), a volte si concede con parsimonia fino a farti mancare il respiro. Questo perché l’uomo non sa usarlo con intelligenza e ne spreca molto più di quanto ne utilizza e quando, come si dice, il tempo stringe, si arrabatta, si arrangia come può, arruffa, lascia, riprende, rappezza, compone, scompone e ricompone, senza la necessaria lucidità che, invece, è compagna inseparabile del tempo giusto. …

 

 

 

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13 aprile 2014

Scusi, permette questo ballo?

L’anima della città

10 aprile 2014

 

Meno di due settimane fa, si davano Lanzillotta per certo e Artusi gongolante. Oggi, entrambi lasciano la pista da ballo, mentre la musica assordante dei “diffusori” a tutto volume ubriaca gli osservatori intenti a seguire il tango appassionato della Mariotti, partner eccezionale di un ballerino di professione come Giulio Serra, e le piroette vorticose di Pinotto Mollo.

Chi surrogherà i due concorrenti in gara fino a ieri? La stampa, come al solito, si diverte a fare nomi, ripescandoli nel panorama politico di una cartolina illustrata di qualche anno fa. A San Marco, città di vecchi mulini ad acqua, tutti sanno che l’acqua passata non macina più. E in tempi nei quali il nuovo fa presa …

Quando arrivano questi periodi, quelli, cioè, in cui si procede al rinnovo delle classi dirigenti nelle città, nelle regioni o in altri organismi più ampi per territorio e per importanza, sembra quasi che si debba compiere un gesto tecnico, come incasellare una serie di oggetti in un contenitore, secondo un certo ordine cromatico o per una certa tipologia di grandezze.

Questa appare essere la percezione delle masse che disinvoltamente, quasi con leggerezza, si recano alle urne per determinare la composizione delle squadre di governo. Esercitano un diritto, compiono un atto dovuto. Vanno, votano, tornano. …

 

 

 

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8 aprile 2014

“Le mani libere

per inciuciare

Con “civetteria”

4 aprile 2014

 

Proliferano liste e candidati

 

 

Poi, l’ambiente prese ad inquinarsi, lentamente, ma progressivamente, fino al decadimento dei nostri giorni in cui si “festeggia” il matrimonio indissolubile tra povertà di linguaggio e miserie amministrative. Fanno da testimoni i partiti in dissoluzione a causa di una “chimica” politica selvaggia [alchimie che hanno irrimediabilmente contagiato anche le periferie] alla ricerca di nuovi prodotti “ad familiam, elaborati in circoli svuotati di ogni significato socio-politico serio, e contrabbandati come panacee socio-economiche a masse credulone in via di assottigliamento. …

 “Civettare”, in politica, non è un fatto eticamente commendevole. Candidature o liste civetta fanno, spesso, il gioco di chi meno meriterebbe di essere eletto. Men che meno di essere candidato. Perché il termine “candidato” deriva da candido, cioè bianco, puro. Ai tempi della Roma antica, infatti, coloro che si presentavano alle elezioni dovevano indossare una toga bianca per distinguersi. Si presupponeva che il candidato fosse puro, cioè, al di sopra di ogni sospetto.

Come cambiano i tempi!

 

 

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3 aprile 2014

Ci facciamo del male?

Con piacere!

Rebus sic stantibus

30 marzo 2014

L’unico certo è Lanzillotta

 

 

Tra le voci che ormai si rincorrono con un ritmo così frenetico e incalzante, tanto che nessuno riesce a seguirle agevolmente, l’unica certezza è la candidatura di Antonio Lanzillotta. Poiché esce da una volontà originaria precisa, senza tentennamenti né ricerca di apparentamenti. Una pura aggregazione civica. Ove conversazioni con altri gruppi o rappresentanti si fossero registrate, è perché sono state garbatamente accettate in risposta a proposte provenienti da altri settori “politici”.   Quando si decide di rinnovare, non ci sono compromessi che tengano – sembra dire il capolista di “Rinnovamento Civico”.  Anche perché dove la situazione stagna nella mancanza di chiarezza, per lo storico vizietto di giocare a fregacompagni, la matassa si ingarbuglia talmente che nessuno riesce più a prevedere quali saranno gli sbocchi risolutivi. …

 

 

A taluni capita di leggere un giornale di tanto in tanto. Noi lo leggiamo tutti i giorni. Atri lo leggono quando ci sono liti o pettegolezzi. Le locandine sulle edicole servono proprio a questo. Stamane si vendeva “La Gazzetta del Sud”. E l’abbiamo letta. Si può non essere d’accordo, si può non condividere, è normale. La democrazia si fonda sulla diversità delle opinioni. Gli unanimismi puzzano di falso ed appartengono ai regimi totalitari, comunque colorati. Se poi ciascuno dei convenuti proviene da molto lontano e per giungere sin qui ha percorso strade tortuose che hanno attraversato parecchi villaggi e diverse civiltà, non è facile far convergere e conciliare tutte le esperienze, che certamente avranno lasciato traccia o alone. In questo caso, si diventa capricciosi, si battono i pedi per terra, si urla nel cercare l’erba voglio. Dove? Nel giardino del vicino più cattivo. E se non la si trova? Si fa come certi bambini negli anni cinquanta: «Se non vinco, mi porto via il pallone!»

 

 

 

Muoia Sansone

con tutti i Filistei

Il dott. Antonio Lanzillotta

 

 

 

 

 

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29 marzo 2014

Nell’area del totosindaci

Riceviamo dall’avv. PaoloCristofaro

21 marzo 2014

 

Scommettiamo?

Ci vuole un progetto

 

 

Virginia Mariotti vacilla, Pinotto Mollo scalpita speranzoso, Antonio Lanzillotta appare stabile e tranquillo, Antonio Artusi «gongola». (leggi articolo de “l’Ora della Calabria”)

I primi due dipendono interamente dalle turbe umorali del loro pater familias, che alcuni vedono incamminato sul viale del tramonto, il quale, proprio come nella società romana di qualche millennio fa, ha su di essi diritto assoluto di vita e di morte, che in politica significa “dentro” o “fuori”.

Il terzo gode, serenamente fino a questo momento, del sostegno di un gruppo piuttosto nutrito, che si regge sul concetto di un esasperato e convinto civismo, sulla condivisione di un progetto per la città, nonché sull’appoggio, tra l’altro, di un partito organizzato, ancorché in pieno dibattito interno.

Il quarto «gongola» per una designazione di se stesso, fatta da se stesso, …

Mi permetto di inoltrare un breve documento contenente alcune mie riflessioni su quale progetto politico si dovrebbe realizzare a San Marco nel prossimo futuro.                      (Paolo Cristofaro)

 

 

«E' davvero preoccupante il silenzio con il quale la nostra amata cittadina si sta avvicinando alla prossima competizione elettorale. Questo è il pensiero che da qualche mattina impegna la mia mente. Un silenzio che deve essere infranto in maniera fragorosa e definitiva per il bene dei cittadini e della comunità tutta.

E' davvero preoccupante, poi, come in questi giorni il destino politico e amministrativo del nostro Paese sia collegato solo ai semplici giochi di organigramma tutti rivolti a far sì che ogni attore del teatrino politico locale trovi la sua comoda sistemazione da protagonista, comparsa, sceneggiatore o addirittura regista. Poco pare importare quali siano le idee politiche in gioco, quali i progetti, quali li proposte da offrire ai cittadini per convincerli ad affidare a questo o quello lo scettro del potere locale. …»

 

 

 

Dr. Paolo Cristofaro

 

 

 

 

 

 

 

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