La città politica (e non solo) alla luce del pensiero divergente

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Tutto il mondo è paese

 

 

 

23 dicembre 2015 - Accade talvolta di rileggere più volte un brano, un articolo di giornale, perché sembra che ti richiami alla memoria una fatto, una situazione, un qualcosa che vivi, anche fastidiosamente, che ti ritrovi intorno svegliandoti al mattino e che non puoi allontanare come una mosca col gesto infastidito della mano.

Rifletti, fai mente locale, ricorri ad associazioni di idee e ti accorgi finalmente che il fenomeno richiamato dall’elzeviro di Massimo Gramellini su “La Stampa” di qualche giorno fa, si riscontra, con gli opportuni raffronti ed in proporzioni ovviamente diverse, in numerose realtà sociopolitiche ed in latitudini le più differenti.

È come l’influenza, che di tanto in tanto ti coglie e che nessuno accetta di buon grado. Tanto è vero che c’è chi la combatte con gli opportuni presidi terapeutici, chi cerca di non rimanerne colpito e chi si vaccina per tenerla lontana. …

 

 

 

 

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OSPEDALE

 

 

 

 

Ce lo ritroveremo sotto l’albero

o nella calza della Befana?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5 dicembre 2015 - Mai come di questi tempi si è parlato così tanto e così spesso dell’ospedale di San Marco Argentano. (Leggi gli articoli) La sindaca Mariotti vuol dare l’impressione di prendere il volo e lasciarsi alle spalle la politica del «ramo secco», per troppo tempo condivisa, per amore o per forza, perché tanto cara al suo mentore. Non si sa se lei adesso si muove per espiare un vecchio scrupolo di coscienza o (spero tanto di no) per illudere ancora una volta la buona fede dei suoi concittadini. Certo, la foto a corredo dell’articolo delle “Cronache del Garantista” non è per niente rassicurante, vista la vicinanza sorniona di chi considerava il nostro ospedale un ramo secco da tagliare. (Leggi gli atti ufficiali)  Ma entriamo nel merito della notizia…

 

 

 

 

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Alzati e cammina!

 

 

 

17 novembre 2015 - Dopo Lazzaro, sarà la volta dell’ospedale “Louis Pasteur” di San Marco Argentano. Speriamo soltanto che il miracolo non sarà operato dallo stesso santo taumaturgo che gli ha sparato in testa il colpo di grazia dopo averne sentenziato, in associazione, la condanna a morte.

Ciò che fa tenerezza, tuttavia, è la creduloneria di chi pensa o spera (non fingendo, ci auguriamo) che qualcuno possa rimettere in piedi il nostro ospedale dopo la sua proditoria spoliazione demolitrice e con la piena conoscenza del fatto che esiste ancora in circolazione chi rema contro per trarne, si dice, benefici personali.

Sulla scorta di tutto questo, …

 

 

 

 

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Memorial RL90

 

 

 

16 novembre 2015 - Quando vibrano le corde della memoria, l’animo freme d’armonia, quella espressa dalla virtuale ricomposizione di un periodo estremamente significativo della nostra vita e di quella delle persone che l’hanno riempita di senso e di valore.

Parliamo di un fenomeno apparentemente secondario, al quale attribuivamo un significato prevalentemente ludico, ma che il trascorrere del tempo ha rivalutato nella forma e nella sostanza riconoscendo valore incommensurabile a quel collante fatto di passione e di passioni comuni, tipiche di un’età e di un periodo storicamente cristallizzato in una manciata d’anni: un decennio circa.

Ne disegna alcuni tratti Antonio Piraino, sulla scorta di un nostro input non intenzionale, in un suo appassionato trafiletto comparso sul periodico “Oggi Italia”, che esce in lingua italiana nello stato americano della Florida, regalando brani della patria lontana a molti italiani d’America.

 

 

 

 

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Chissà chi lo sa!

 

 

 

12 novembre 2015 - Un titolo su sei colonne e grandi foto per un banale furtarello e qualche piccola abrasione perpetrati di notte ai danni di una utilitaria parcheggiata sotto casa, appare inadeguato sotto il profilo giornalistico e, pertanto, lascia dietro di sé una scia di ipotesi e di sospetti, che lo stesso corrispondente del giornale non si esime dal mettere in evidenza.

Un testo articolato e troppo frammezzato da incisi verbali non irrilevanti, occupa più di mezza pagina, serpeggiando fra una parentesi e l’altra dopo aver identificato nel coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia il danneggiato dall’atto vandalico.

Si tratta del giovane …

 

 

 

 

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Voglia di politica

(Not councillor affair)

 

 

 

 

 

 

 

7 novembre 2015 - Da tempo, ormai, i programmi televisivi affastellati nei palinsesti quotidiani che le emittenti di ogni latitudine e importanza ci propinano di giorno e di notte, sono ininterrottamente spalmati di talk show che, tra l’autorevolezza e il ridicolo di alcuni “ospiti”, informano, blaterano, rumoreggiano, spesso cazzeggiano, con l’intento (non sempre onesto) di fare opinione. Diremmo meglio: con la sottesa volontà di orientare la pubblica opinione. Al di là, comunque, del voler fare critica televisiva (che non è il nostro mestiere), emerge, in questo eruttare di stilemi spesso storpiati o mal adoperati dagli sproloquiatori improvvisati o di mestiere, un desiderio comune – espresso o non espresso – di respirare politica, adesione ideale, convinzione filosofica, partecipazione emotiva e motivazionale, nei fatti commentati con o senza condivisione da parte degli stessi. …

 

 

 

 

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Il mercato e la riforma

 

 

 

22 ottobre 2015 - Riorganizzazione del mercato domenicale”. Detta così sembra una cosa bellissima, una riforma taumaturgica per il mercato che affolla, movimenta e rallegra le domeniche sammarchesi ormai da qualche secolo.

Uno pensa: «Caspita! Questi fanno sul serio; vogliono veramente dare una spinta propulsiva all’economia che ruota intorno a questa tradizione socio-etnico-commerciale.»

Poi si sofferma a pensare e a valutare con più attenzione il comunicato stampa uscito su “la Provincia” e dice: «C’è qualcosa che non quadra!»

E ha ragione. Riorganizzare non è la stessa cosa che rivitalizzare. Modificare gli spazi, espanderli, farli scivolare più ad Ovest o ad Est non significa porre un rimedio a quella che viene definita “congiuntura” per la “diminuzione del volume d’affare”. La congiuntura economica non è legata all’organizzazione o alla collocazione degli stand. Sono ben altre le ragioni.

Ma è mai possibile che a nessuno viene in mente che la progressiva “decadenza” del nostro mercato domenicale ha avuto inizio in concomitanza con…..

 

 

 

 

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C’era una volta…

 

 

 

19 ottobre 2015 - C’era una volta, in un borgo ancora autorevole della media provincia cosentina, una emittente radiofonica locale dal nome RL90. L’acronimo derivava dal fatto che allora (siamo negli anni Settanta) era in voga le definizione di “radio libera” per tutte le emittenti private che popolavano l’etere in numero cospicuo. E la definizione RL90 stava a significare, appunto, “Radio Libera 90” perché trasmetteva sulla frequenza di 90 megahertz in FM.

Era una radio come tante, che però aveva la caratteristica non comune di rispondere effettivamente alla qualità di “libera" dal momento che si configurava di fatto come emblema della piena libertà di pensiero e di parola, al di là del politicismo becero e condizionante che venne dopo, molto dopo. …

 

 

 

 

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Precisazioni del sindaco

in ordine all’articolo “Hurrà! Tutti sull’ambulanza”

 

 

 

 

 

Gentile professore,
mi
sono soffermata a leggere il suo articolo del 29 settembre scorso e devo dire che sono rimasta alquanto perplessa.
E' vero che il dono di una nuova ambulanza per una comunità che è stata privata di un ospedale non rappresenta nulla o ben poca cosa. Ne sono consapevole.
Non accetto però che mi si critichi per aver elargito…         (continua)

Controdeduzioni: 13 ottobre 2015 -

Cara Virginia,

uso il tono confidenziale dal momento che, come spero tu riconosca, sono legato a te da antica amicizia, che non è incrinata dal non condividerti politicamente come sindaco della città. Ma questo tu lo sai per non avertene mai fatto mistero.

Il ringraziamento all’intera Azienda Sanitaria, prima che all’efficiente dr. Borselli, mi pareva includesse nella sua globalità chi la gestisce e ne è responsabile. Evidentemente…

 

 

 

 

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La mossa del cavallo

 

 

 

12 ottobre 2015 - La metafora non attiene al bipede equinizzato dalla chiassosa zoofilia popolare in concomitanza con ogni scontata campagna elettorale amministrativa; né intende solleticare il gusto letterario degli estimatori di Andrea Camilleri. È, molto più semplicemente, la descrizione della strategia scacchistica che consiste nel fare due “passi” avanti e uno di lato come il cavallo del celebre gioco, che si dice inventato in India, ma pervenuto in Europa intorno all’anno 1000.

I nostri amministratori sembrano abili imitatori di questa strategia di gioco. Essi, infatti, avanzano spesso proposte talvolta improponibili (perdonate il bisticcio) per poi farsi di lato e defilarsi nel momento delle inevitabili contestazioni. Il farsi di lato, naturalmente, comprende anche il tacere “scientifico”, il non rispondere come se essi fossero completamente estranei ai problemi che si pongono in essere.

La cosa si presta ad una doppia interpretazione: …

 

 

 

 

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Era vent’anni fa…

 

 

 

1 ottobre 2015 - Era il 15 ottobre 1995. Avevamo lo stesso sindaco (nel senso che era sempre la stessa persona che dirigeva, ordinava, disponeva) e il giornaletto “LA SPIGA” lamentava un problema di non grave entità, ma di notevole rottura di “scatole”, che ancora oggi si ripete con regolare cadenza, quasi fosse un biglietto da visita, un distintivo appuntato al bavero delle stesse persone per far sì che nessuno, quand’anche volesse, possa dimenticare di soggiacere a certe logiche di ordine cittadino che ritornano come l’influenza, le stagioni, le tasse, il mal di testa e così via.

Oggi bisognerebbe riscrivere lo stesso articolo, ma non mi va di ripetere pedissequamente concetti scontati che solo in questa nostra sfortunata città non riescono a far presa, tanto vengono considerati ostici, difficili da comprendere, duri a penetrare nelle menti; …

 

 

 

 

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Taci! Il cittadino ti ascolta

 

 

 

Fontane pubbliche senz’acqua, in una città con l’acqua alla gola!

1 ottobre 2015 - E nessuno informa, nessuno si degna di stilare un documento da diffondere capillarmente o, quanto meno, utilizzare i social network che, in altre occasioni, sono stati usati impropriamente addirittura per comunicazioni di servizio.

Tutto è sotto traccia nel cuore del “palazzo”. A parte le strombettate di piccole iniziative di facciata spiaccicate in dimensioni ridotte tra muri e vetrine, un silenzio tombale - che sembra quasi imposto tanto è illogico e innaturale - avvolge il fare (o il non fare) amministrativo della nostra compagine di governo, chiusa nel suo settarismo decisionale, quasi avesse timore di far trasparire il disegno di ciò che “decide” (o non decide) in ossequio a volontà incontrastabilmente prevaricanti. …

 

 

 

 

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Hurrà! Tutti sull’ambulanza

 

 

 

29 settembre 2015 - La sindaca esulta per l’arrivo di un’altra ambulanza al “118” di San Marco Argentano. E nell’esultanza, elargisce a piene mani, uno spreco di ringraziamenti sperticatamente deposti ai piedi dei singoli dirigenti dell’ASP di Cosenza, gratificati, tra l’altro, con giudizi di storica efficienza.

Fin qui, la cosa ci potrebbe pure stare!  Ma non si può tollerare il ricordo del colpevole silenzio che ha accompagnato le esequie del nostro ex ospedale, probabilmente per non disturbare i piani di destabilizzazione della sanità sanmarchese, elaborati tra le nebbie dell’Olimpo su cui regnava indisturbato il suo Zeus.

Allora andavano menzionati e stigmatizzati uno per uno (1 x 1 = 1) i veri colpevoli della “morte” dell’ospedale “Pasteur” di San Marco Argentano. Allora andavano pubblicati…

 

 

 

 

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Scuola – Anno nuovo, vecchi problemi

 

 

 

11 settembre 2015 - Il 15 settembre dello scorso anno, dedicavamo una pagina all’apertura dell’anno scolastico salutando entusiasticamente la “restituzione” dell’edificio scolastico agli alunni delle scuole elementari, che, per un anno, avevano sofferto delle misure di «contenzione» in ambienti poco adatti e non conformi alle norme di igiene scolastica contenute negli articoli della legge ad essa dedicata.

Pochi mesi dopo, esattamente l’ultimo giorno di febbraio di quest’anno, gli alunni venivano frettolosamente e inspiegabilmente “deportati” nei locali angusti – e, ancora una volta, non idonei - dell’ex pretura dove sono rimasti fino alla fine dell’anno scolastico. Diciamo “inspiegabilmente” perché l’edificio di Via Vittorio Emanuele, evacuato in tutta fretta in un pomeriggio piovoso, è rimasto inutilizzato (ma anche non interessato da qualsivoglia lavoro di recupero o di ristrutturazione) fino al mese di giugno, ovvero fino alla fine delle lezioni.

In molti speravano che l’inizio del nuovo anno scolastico fosse stato salutato dalla riapertura dell’edificio storico (è stato edificato intorno al 1929). Invece… porte sbarrate, finestre serrate e sporche, tende cadenti, silenzio, tristezza!!!

E gli alunni? …

 

 

 

 

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Edilizia scolastica: quanti pesi e quante misure!

-          Di corsa! Fate in fretta! Serve una scuola!

Urla, quasi, il sindaco Mariotti dalle pagine de “La Provincia”, invitando chi dovesse avere disponibilità di locali idonei a farsi avanti per redigere un eventuale contratto di locazione per la scuola dello Scalo.

E ce ne accorgiamo il 25 di agosto?

Non solo. Ma, nell’arco di una manciata di giorni, la vogliamo così, cosà, e cosà, …… e non più lontana di lì, e non più vicina di là, e non più piccola di così, e non meno attrezzata di cosà, eccetera, eccetera, eccetera:

1.      Ubicata presso lo scalo ferroviario e dintorni (non sono specificati i dintorni).

2.      Locali facilmente raggiungibili (a piedi o in automobile?).

3.      L’accesso dovrà essere autonomo.

4.      I locali dovranno essere serviti da adeguato parcheggio per gli operatori e l’utenza.

5.      La superficie dovrà essere pari o superiore a mq 150 e dovrà accogliere 5 aule e servizi.

Tutto giusto e opportuno. Ma il luogo, il tempo stretto, la fretta e le caratteristiche perentorie e minuziosamente descritte ci fanno riflettere e non poco. È vero che a pensar male si fa peccato, però….!!! (diceva il povero Andreotti). Per cui: …

 

 

 

 

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Il vuoto oltre il silenzio

 

 

 

13 agosto 2015 - Polis, politeia, politica; dalla Grecia antica ad oggi questi stilemi risuonano nel lessico quotidiano ad indicare il rapporto tra le comunità, comunque organizzate ed evolute, e la élite chiamata a deciderne e guidarne le sorti secondo schemi sociali (o socioculturali) condivisi e accettati dalle comunità medesime.

Si tratta di un rapporto complesso e difficile da gestire perché affidato all’uomo nelle sue poliedriche sfaccettature, non sempre perfettamente aderenti tra esseri diversi nella loro originalità.

Ed è proprio nella difficoltà di far aderire tra loro con un maggior numero di contatti le numerose facce dei poliedri umani, che si gioca la scommessa che le élite (o leadership che dir si voglia) tentano di vincere ad ogni costo, spesso barando e conferendo al gioco uno squilibrio che, nella storia, ha determinato sommovimenti pagati, quasi sempre, con tributi onerosi di sangue umano.

Oggi …

 

 

 

 

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Più “Scura” della mezzanotte

 

 

 

11 agosto 2015 - Il deus ex machina della sanità calabrese, Massimo Scura, nel suo giro intorno alla disastrata realtà che ne è l’emblema, ha degnato del suo pietoso sguardo carismatico persino l’ex ospedale di San Marco Argentano, o meglio, ciò che ne rimane. Lo avremmo visto meglio in gramaglie con in mano un cuscino di fiori da deporre pietosamente sul tumulo del nostro “soppresso” nosocomio.

Nemmeno una lacrima! Si è reso conto, però, dell’abbandono in cui versa la struttura, vittima della politica sciagurata che l’ha destinata ad essere il prezzo di chiacchierati progetti rivelatisi fallimentari e, per ciò stesso, falliti. Scura ha potuto toccare con mano apparecchiature costosissime diventate cibo per topi, mentre le attese per gli esami clinici (tra l’altro dimezzati nella disponibilità dei pazienti) si allungano inspiegabilmente aprendo al settore privato vasti spazi di crescita tecnica ed economica. …

 

 

 

 

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Contribuenti “scambisti”

 

 

 

4 agosto 2015 - Ci voleva il senso pratico di un sindaco donna per maturare opportunamente l’idea di utilizzare la legge 164/14, grazie alla quale si potrà genialmente mettere in pratica una operazione di maquillage ai conti del comune e venire incontro all’annoso problema della riscossione dei tributi a fronte di una crisi economica, e non solo, a causa della quale si “aggrovigliavano” i rapporti tra il contribuente (che è anche cittadino elettore) e l’amministrazione.

Detta così, la cosa somiglia tanto all’uovo di Colombo. …

 

 

 

 

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È pronta la tenda per lo sciamano?

 

 

 

26 luglio 2015 - È da vent’anni che parliamo e scriviamo di ospedale.

È da altrettanto tempo che “qualcuno” rema contro.

È come se questa struttura sanitaria desse un fastidio viscerale a “qualcuno” che immagina di non averne mai bisogno o che lo riconosca come un orpello inutile per una comunità, come la nostra, che dorme sonni tranquilli e beati pensando, forse, che tanto, alla fine, “qualcuno” le darà taumaturgicamente il rimedio giusto per combattere qualsiasi male imprevisto ed imprevedibile.

A noi, per la verità, dà pure fastidio scrivere di queste cose delle quali ci interessiamo da quattro lustri ed oltre. Riprendiamo il discorso perché lo fa, con puntuali osservazioni, il gruppo consiliare di “Progetto comune” …

 

 

 

 

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Delusi e assetati

 

 

 

22 luglio 2015 - Spinetto, territorio di conquista della nuova maggioranza di governo, coglie i frutti della promesse elettorali in base alle quali la nostra città avrebbe avuto un’amministrazione dallo sguardo molto attento alle periferie, se non altro per la vicinanza culturale e territoriale con i massimi esponenti del governo cittadino.

Invece, i portatori d’acqua oggi soffrono la sete, secondo quanto riferisce il corrispondente locale della Gazzetta del Sud. Così la contrada rimane fonte di voti, ma non fonte di acqua potabile. Dai rubinetti «scorre acqua mista a terra e polveri».

Per fortuna, solo terra e polveri in attesa che eventuali esami batteriologici (che, speriamo, siano stati previsti per la salvaguardia della salute dei cittadini) diano la misura esatta dal tipo di inquinamento….

 

 

 

 

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Le ragioni della regione

 

 

 

27 giugno 2015 - Se qualcuno si chiedesse per quale ragione fossero state istituite le regioni nel nostro Paese, non dovrebbe scomodarsi più di tanto per andare alla ricerca di informazioni storico-politiche, costituzionali o di altro genere. Basterebbe soffermarsi sulle cronache degli ultimi anni, che si gonfiano quotidianamente a ritmo esponenziale, riguardanti queste istituzioni le quali, dal 1970 ad oggi, si sono configurate, salvo rare eccezioni, come un enorme truogolo nel quale chi ha potuto, e chi ancora può, affonda le fameliche mandibole senza ritegno e senza soluzione di continuità.

In Calabria, il bubbone era scoppiato da tempo. Altro che ebola. Il nuovo cancro della società, la nuova peste che rischia di decimare culturalmente ed economicamente il consorzio umano di questa sfortunata penisola, che rappresenta la punta dello “stivale”, è proprio l’istituto regionale al quale tutto si può attribuire tranne che di aver risolto problemi annosi dei quali continua a soffrire terribilmente la nostra regione tra colpe elettorali e stupide ingenuità diffuse. …

 

 

 

 

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Consiglio “ordinario”

 

 

 

20 maggio 2015 - Ordinario in tutti i sensi, ivi compreso quello che nel linguaggio comune assume la parola quando, in presenza di un oggetto scadente, lo si definisce proprio “ordinario”.

E così è stato in un confuso sovrapporsi di articolazioni verbali di livello indefinibile, nelle quali il senso entra ed esce senza mai mostrarsi per intero. (Chi non ci crede, ascolti!)

Ho dovuto riascoltarlo un paio di volte per cercare di immaginarlo avulso dall’alone di surreale che lo avvolgeva come una nuvola protettrice. Un copione, appena disturbato da qualche intervento completo nelle sue parti, che riportava alla mia memoria di persona anziana le commedie radiofoniche degli anni cinquanta-sessanta, improntate volutamente tra il serioso e l’esilarante. …

 

 

 

 

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Per approfondire:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si può cavar succo da una pietra?

 

 

 

    17 aprile 2015 - Trasparenza? Un pio desiderio quello che il quotidiano “La Provincia” mette in risalto nel comunicato stampa del gruppo consiliare “Progetto Comune”! Come si può invocare trasparenza quando la gestione della cosa pubblica viene gelosamente custodita tra le pareti simil-piombo del marpionismo storico locale, impenetrabili a qualsiasi raggio indagatore. Ti verrebbe da definire anni di piombo la parentesi temporale di questa amministrazione, se l’espressione non avesse un significato traslato dalle vicende storiche di un triste periodo storico appena trascorso.

Purtroppo, la realtà è quella che è, anche per inefficaci contrappunti democratici che non incidono sullo spesso carapace che protegge l’intelligentia politico-amministrativa, chiamata dalla volontà popolare a reggere le sorti del nostro sciagurato paese. …

 

 

 

 

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Una coincidenza raccapricciante

 

 

 

9 aprile 2015 - Non più tardi di stamattina, davanti alla sede dell’ex tribunale di San Marco Argentano, che ricovera da mesi gli alunni dell’istituto comprensivo (scuole medie ed elementari), raccoglievo da parte di alcune mamme, che avevano appena accompagnato i propri figli a scuola, il timore che qualche imputato, accompagnato dai carabinieri presso l’aula di dibattimento del giudice di pace, potesse uscir fuori dai gangheri per una ragione qualunque ed esercitare una qualsiasi violenza anche contro i bambini ospitati al piano superiore.

«Hai visto come si spara in America?» diceva una di esse.

D’istinto, tra me e me, ho immediatamente respinto l’affermazione definendola una esagerazione dialettica e concettuale. …

 

 

 

 

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Dieci anni fa, moriva Carol Wojtyla,

il Papa venuto dall’Est

 

 

 

 

 

 

 

Ricordo da “PARTECIPAZIONE & DEMOCRAZIA” – Numero di aprile del 2005:

“Stupore. È questa la sensazione che mi ha annichilito all’annuncio della morte di Carol Wojtyla. È lo stupore che mi ha indotto al silenzio ed alla riflessione, respingendo il fastidioso rumore mediatico che ha dissacrato, esponendola crudamente, la caparbia e lunga agonia glorificante del gigante polacco, colui che ha guidato il cattolicesimo per le strade del mondo con l’impeto di un condottiero e la tenerezza di un padre. Lo stupore mi aveva già colpito e frastornato quando, pochi minuti dopo la sua ascesa al soglio pontificio, salutava il mondo cattolico in attesa con voce decisa, vigorosa come la sua tempra, autentica come il suo essere persona, che sovrastava, facendo loro quasi violenza, i toni volutamente flautati dei suoi predecessori. …”

Leggi l’articolo in originale

 

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I regionali e la cometa di Halley

 

 

 

31 marzo 2015 - Che qualche autorevole rappresentante di centro-sinistra della Regione Calabria si affacci di tanto in tanto a San Marco Argentano, non è certamente cosa disdicevole. Lo diventa, però, quando l’affacciata avviene timidamente e con intervalli decennali, come se il territorio fosse alieno da simpatie verso il settore politico appena menzionato, o fosse zona off-limit per chi non orbita nella sfera di “interesse” di qualche ras tradizionale della zona.

Ci riferiamo, naturalmente, alle affacciate ufficiali. Se poi, sul piano privatistico, si frequentano talune nostre periferie per convegni di natura conviviale o di altro genere, la cosa non ci riguarda anche se contribuisce a sbiadire ulteriormente l’immagine già di per sé non vividamente colorata dei soggetti presi in considerazione. …

 

 

 

 

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L’edificio scolastico di Via Vittorio Emanuele III

 

 

 

 

Evacuazione lampo! E i lavori?

 

 

 

18 marzo 2015 - Ecco che si ripete la storia infinita di tutti i lavori pubblici nel nostro paese.

L’edificio delle scuole elementari di via Vittorio Emanuele III, frettolosamente evacuato oltre un paio di settimane fa, è ancora in attesa che vengano effettuati i lavori di ristrutturazione previsti da una montagna di tempo addietro.

Qualcuno con un po’ di fantasia li ha definiti i lavori della discordia e delle dimissioni. Già lo scorso anno sorgevano gli interrogativi: Si faranno? Non si faranno? Ma quando si faranno? Chi li farà? Una ditta locale o un’impresa forestiera? Erano diventati il tormentone di un intero anno scolastico e lo sport preferito delle mamme (ma anche dei papà) davanti all’ingresso dell’edificio in parola.

Stavolta, sembrava fosse giunto il momento. Ce lo lasciava intendere una evacuazione lampo, avvenuta sotto la pioggia di un fine settimana, come se il lunedì successivo l’impresa appaltatrice che, secondo indiscrezioni attendibili, non vede l’ora di mettere mano ai ferri) avesse dato di piglio all’attrezzatura per avviare e portare a termine i famigerati lavori di ristrutturazione che, dati i tempi, si ha l’impressione che fossero stati previsti addirittura nella bibbia.

Invece, l’edificio è lì. Langue e sbadiglia nell’attesa….

 

 

 

 

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Guai? Certa gente ci ingrassa

 

 

 

10 marzo 2015 - Da quanto tempo la stampa e i media in generale stanno blaterando sui guai giudiziari e finanziari dei regionali coinvolti in accuse di irregolarità contabili e gestionali relative alle loro funzioni di “politici” in quanto tali?

Da tempo immemorabile, per quello che mi è dato di ricordare. Eppure, non un evento si è verificato che sconvolgesse la tranquillità “operativa” dei soggetti coinvolti in sospetti, accuse, considerazioni da far accapponare la pelle a persone normali, ma che lasciano perfettamente indifferenti i sospettati, accusati, mal considerati, come se avessero un carapace al posto dell’epidermide e bottoni d’acciaio sui loro calli.

Le stagioni si susseguono e si alternano, ma essi sembrano vivere indisturbati una perenne primavera tra fiori che sbocciano e zefiri che soffiano. I media che straparlano sono musica per le loro orecchie; i giornali che riempiono decine e decine di colonne sonno come inviti a nozze e i rinvii a giudizio medaglie al valore. …

 

 

 

 

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È utile?

 

 

 

06 marzo 2015 - In Via XX Settembre, addossata alla parete frontale del Circolo della Terza Età, proprio lì, accanto al piccolo portico che serve da riparo agli anziani del circolo e non solo, c’è da tanto tempo una cabina telefonica pubblica, come si vede dall’immagine a corredo.

Ebbene, da un po’ di giorni è stato affisso sulla cabina in questione un cartello, da parte dell’azienda che gestisce la telefonia, da cui si evince che entro il 16 giugno prossimo venturo la cabina sarà rimossa a meno che qualche cittadino non ne rivendichi l’utilità, qualificandosi ed esponendone le ragioni. …

 

 

 

 

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E adesso santificateli tutti

 

 

 

27 febbraio 2015 - Visto che, ormai, le beatificazioni le decide l’elettorato supino, non rimane che la santificazione di questi araldi della sanità, i garanti della salute pubblica, con l’inserimento doveroso sul calendario, in un giorno significativo dell’anno.

È vero, come si dice a Napoli, che i figli so’ piezz’e core, ma vorrei sapere: pezzi di che cosa sono i padri che li hanno generati e li “curano” così e, oltretutto pezzi di che materiale prezioso sono i figli degli amici e quelli degli amici degli amici, che abbiano o meno le teste di legno o non si sa di che cos’altro?

Un tempo, i genitori dicevano ai figli: «Studia, figlio mio, altrimenti non ti farai strada nella vita!» Oggi, dopo questi esempi glorificati da gran parte della pubblica opinione, ...

Link per approfondire:

1.       Articolo integrale de “La Provincia”

2.       Voto di scambio

3.       Procura della Repubblica

 

 

 

 

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Scilipotismo

 

 

 

8 febbraio 2015 - Tra i neologismi entrati a far parte, ormai, nei più aggiornati dizionari della lingua italiana, fa la sua comparsa il termine scilipotismo.

Senza ricordare il caso del famigerato Maramaldo, va detto che per diventare famosi o, per meglio dire, popolari non c’è bisogno di grandi imprese o di atti eroici. La realtà ci dimostra come si può diventare titolari di notorietà (positiva o negativa) ed entrare nella storia anche attraverso gesti di discutibile eticità o di eclatante stoltezza, caricando il proprio cognome di significato a perenne memoria. Quasi come una lapide.

 

 

 

 

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Oscurantismo e oscurità

 

 

 

12 gennaio 2015 - Se volessimo documentare tutto in un film, lo intitoleremmo Il buio oltre la piazza, imitando quello di un capolavoro cinematografico del 1962, vincitore di tre premi oscar e di un premio speciale al festival di Cannes.

È da mesi, ormai, che il fenomeno si ripete: ad una certa ora, comunque in tarda serata, l’illuminazione pubblica di Via Vittorio Emanuele III, per numerose notti e fino al mattino successivo, cessa di esistere. Se non fosse per l’apporto debolmente illuminante di una tabaccheria, di una farmacia e di un istituto bancario, la strada rimarrebbe completamente al buio, con tutti i rischi connessi, relativi alla sicurezza di uomini e cose. …

 

 

 

 

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Calabro “stil novo”

 

 

 

Siamo alle solite.

Nell’oceano degli inciuci, la Regione naviga a vista manovrando di piccolo cabotaggio, ovvero sotto costa, come l’ultimo scorcio di viaggio della Costa Concordia. Nel salone delle feste si incrociano danze e spintoni. Tuttavia, l’atmosfera è gentile, sempre più gentile.

I giornali godono, hanno di che scrivere. E la gente ha di che leggere, mentre medita di ingrossare le fila degli astensionisti nella prossima tornata elettorale.

In piazza, si sprecano le battute ironiche e i telefoni cellulari impazziscono sotto un passa-parola curioso e pettegolo. Tutti hanno i numeri di tutti e si confondono come il senso politico di una generazione in caduta libera verso un nihilismo senza pari. …

 

 

 

 

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Questo sito nasce, nei primissimi giorni di maggio del 2013, per osservare e riferire un po’ di quanto si muove sulla scena politica a San Marco Argentano, prevalentemente nel palazzo comunale.

Balza agli occhi immediatamente che siamo di fronte ad uno scenario drammatico sul piano della qualità e della competenza, confuso e disorientato sul piano politico, scadente sul piano dell’autorevolezza nel contesto territoriale.

Calca la scena un cast di “attori” dalla innata predisposizione per la recita a soggetto, che un finto regista muove secondo un concetto di intercambiabilità perenne. Comparse e primi attori si confondono nel tira e molla delle cariche affidate secondo la “strategia” del pressappoco, per cui vengono ritirate, riaffidate, rimodulate, mollate e riprese tra entusiasmi e musonerie che fanno parte del canovaccio, come una scena da teatro dell’arte di qualche secolo fa.

Sembra di assistere ad una rappresentazione dell’opera dei “pupi”, con la differenza che il “saracino” qui è nel Palazzo, dove è entrato con le sue truppe allineate e coperte marciando all’inno di “Aggiungi un posto a tavola”.

Gli amici di ieri sono i nemici di oggi e Dio solo sa che cavolo saranno domani.

Il cielo ci è testimone, immobile come gli allineati.