Scorci della città politica tra le righe del pensiero divergente

 

 

 

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Roma, 24/09/2021

«Non abbiamo ascoltato il grido del nostro pianeta malato. Abbiamo proseguito imperterriti pensando di essere sempre sani in un mondo malato” - (Papa Francesco)

Non c’è più tempo


Il caldo torrido di una estate che non accenna a finire, le drammatiche previsioni del Centro Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC) che “sconvolgeranno le principali città italiane con ondate di calore di intensità e durata sempre maggiori se non verranno adottate le necessarie contromisure globali” pongono il cambiamento climatico come problema primario per la sopravvivenza del pianeta. Per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale è stato proclamato per venerdì 24 settembre 2021 lo sciopero mondiale per il clima.

Nell’agosto del 2018, una giovanissima studentessa svedese, Greta Thunberg, sedeva dinanzi al Parlamento svedese con un cartello contenente un messaggio chiaro, semplice “Sciopero scolastico per il clima”. Greta denunciava il pericolo in atto per la sopravvivenza del pianeta derivante dal cambiamento climatico determinato dai comportamenti egoistici, irresponsabili degli uomini.

L’immagine dell’adolescente faceva il giro del mondo suscitando la partecipazione di centinaia di migliaia di coetanei. In tutto il mondo scendevano in piazza chiedendo che “subito” venissero adottati provvedimenti necessari, non più rinviabili, per la salvezza del pianeta.

È indubbio che la questione ambientale è di fondamentale importanza per la sopravvivenza del pianeta.

L’inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra in atto è la causa fondamentale del degrado dell’intero pianeta. Immettiamo nell’aria gas tossici, versiamo in mare e nei fiumi plastica ed ogni genere di sostanze inquinanti. Distruggiamo boschi e foreste per coprire di cemento i terreni con grave rischio di crolli, allagamenti, rendendo ancora più fragile il nostro già fragile territorio. È stato dato fuoco a centinaia di migliaia di ettari di foreste dell’Amazzonia, polmone verde dell’intero pianeta, per impiantare allevamenti. L’inquinamento, il degrado ambientale, favoriscono poi la diffusione di virus mortali per l’uomo.

Non bisogna, tuttavia, perdere la speranza. È necessario sollecitare i governi perché vengano adottati “subito” i provvedimenti necessari per eliminare, o comunque ridurre, l’inquinamento. Ciascuno di noi può dare il proprio contributo alla salvezza del pianeta “malato” partendo dalle piccole cose con propri quotidiani comportamenti virtuosi.

In occasione della manifestazione del 24 settembre 2021, ho ritenuto di ribadire le riflessioni da me già espresse in passato con la speranza di dare un piccolo contributo poiché “nessuno è troppo piccolo per non fare la differenza”. (Greta Thunberg)

Maria Gloria Attanasio