|
|||||||||
La città politica (e non solo) alla luce del pensiero divergente |
|||||||||
|
|
|
Contatti: info@sanmarcoargentano-polis.it |
||||||
|
|
|
|
|
|
||||
|
12 maggio 2019 La satira e la storia Qual è la logica di mettere assieme la satira e la storia? Semplice. Entrambe camminano a
braccetto quando bisogna dare un senso più ampio ai fenomeni sociali che
rendono più “frizzante” la vita di una comunità. E una competizione elettorale è un pretesto
tra i più eclatanti per vivacizzare la vita della nostra cittadina,
solitamente sonnecchiosa e pigra durante le
innumerevoli giornate “ordinarie” di vita locale. Siamo in campagna elettorale e si
sprecano i tentativi di satireggiare contro questi o contro quelli attraverso
vignette, montaggi fotografici, barzellette, componimenti di vario genere. È una novità? Certo che no. Nella
nostra San Marco, la satira in periodo elettorale, e non solo, è quasi una
tradizione da sempre. La satira politica (ribadisco), a San Marco – come
dovunque -, è storia. Essa colpisce persone e personaggi senza alcun ritegno
e senza distinzione di sorta. Ricordo le famose “guiscardate”
(che non hanno risparmiato neppure me), gli scritti satirici partoriti dalla “penna avvelenata” di qualche arcinoto
amico, le volgarità irripetibili di qualche sedicente fustigatore di costumi
dai periodi deformi ed elementarmente sgrammaticati, le vignette al vetriolo
di qualche disegnatore improvvisato ed improvvido e via dicendo. Le bacheche
dei partiti politici facevano a gara per esporre manifesti (anche scritti a
mano) per lo più satirici, in polemica aspra l’uno contro l’altro. Era un
gioco duro, ma accettato con garbo, seppure a denti stretti. Erano i tempi tecnologicamente
caratterizzati dal ciclostile e da qualche rara fotocopia. Era ancora di moda
la carta carbone sul rullo della macchina da scrivere. Ma le copie
circolavano lo stesso in doviziosa abbondanza. Alcune si leggevano in piazza
con il sorriso sul volto e l’occhio ammiccante all’amico vicino: un originale
momento di partecipazione critica. Oggi, con i social network, la
comunicazione è più immediata, più tecnologica, più rapidamente percepibile a
largo raggio. Abbiamo visto pregiati montaggi eseguiti da maestri del “photoshop”, abbiamo apprezzato la sagacia sottile di
alcuni vignettisti dall’ottimo umorismo, abbiamo letto e commentato di tutto,
dai sonetti ai poemi dalle pagine quasi illimitate. E a questo proposito, è
lecito constatare che più si scrive più si corre il rischio di dire
stupidaggini e di dirle male. Ma, descrizioni a parte, nessuno
si è mai “arrabbiato” o risentito più di tanto. Chi si mette in vetrina mette
in bilancio, di norma, anche la possibilità di ricevere uova in faccia o cose
metaforicamente simili. I giudizi e le reazioni non possono che essere
diversi e diversificati a seconda del punto di vista da cui si osservano i
fenomeni. Né partono da un solo lato: è un duello alla sciabola con duri
fendenti da una parte e dall’altra. Psicologicamente, il discorso
cambia. Mettiamo il caso di un soggetto assolutamente anonimo persino nel
proprio condominio, che per caso, per volontà o per pressioni, si incolonna
in una lista elettorale. Immediatamente ritiene di essere diventato
“personaggio” e, pertanto, intoccabile come la statua della Madonna di
Lourdes. Anche incasellati sui manifesti
elettorali, si rimane quelli di sempre. Ci si dovrebbe sentire offesi,
semmai, dalla spregiudicatezza con la quale, spesso, si viene immessi in
lista come puri riempitivi, con la certezza matematica di essere “fatti
fuori”. Questa è scarsa considerazione, non le battute satiriche. Spesso ci
si offende anche da soli per la innata “civetteria” di far parte persino di
una lista “civetta”. Non bisogna impermalirsi. La
storia della nostra città è ricca di satira feroce. Basterebbe conoscerla. Ma
lo studio della Storia, ormai, sembra non interessare più nessuno: basta
osservare i fenomeni politici in campo nazionale per rendersene conto. Ma questa è un’altra “storia”. Luigi Parrillo |
|
|||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
||||||||
|
|
|
|||||||